Questo viaggio alla scoperta della natura selvaggia del Great American West, la regione degli Stati Uniti comprendente Idaho, Montana, North Dakota, South Dakota e Wyoming, inizia da Salt Lake City, capitale dello Utah, fondata nel 1849 sull’omonimo lago salmastro, quasi un miraggio biblico, da poche decine di pionieri mormoni che partirono alla ricerca una Terra Promessa.
Di qui l’itinerario fly and drive si spinge verso il Wyoming, a Nord, dove s’inoltra nella wilderness possente dello Greater Yellowstone Ecosystem, ultimo frammento vergine di ecosistema terrestre temperato dell’emisfero settentrionale, ampio 80.000 kmq (più o meno la superficie dell’Austria), con tappa a Jackson Hole, incantevole vallata, lunga 130 km e larga circa 25, inclusa nei confini del Grand Teton National Park, dominato dalle vette più giovani e aguzze delle Rocky Mountains (alte oltre i 4000 metri, simili a un seno, teton nel rude francese dei primi trapper), in cui si contano circa 1000 specie di piante, distribuite in quattro differenti biotopi, da quello umido a quello alpino, e vivono i grandi esemplari della fauna nordamericana, come bisonti, cervi, alci, wapiti, capre di montagna, antilocapre, puma, grizzly.
In seguito si prosegue alla scoperta dello Yellowstone National Park, Patrimonio UNESCO grazie allo straordinario valore non solo naturalistico, floro-faunistico ed ecologico, ma anche geologico, vantando la massima concentrazione mondiale di geyser (più di 300, due terzi di quelli presenti sul pianeta) e oltre 10.000 siti geotermali.
Entrati in Montana, dopo le gradevoli cittadine di Bozeman, dove si segnalano lo Hyalite Canyon, tra le più famose palestre di arrampicata sul ghiaccio a livello mondiale, e il Museum of the Rockies, affiliato allo Smithsonian Institute, che vanta la principale raccolta di resti paleontologici di dinosauri degli USA, e di Missoula, famosa per essere l’ambientazione del capolavoro di Norman Maclean, In mezzo scorre il fiume (1976), romanzo parzialmente autobiografico da cui Robert Redford trasse l’omonimo film (1992), vincitore di un Oscar alla fotografia, si giunge a un altro meraviglioso Patrimonio UNESCO, il Glacier National Park, esteso per 4000 kmq con sconfinamenti in Canada che lo connettono al Waterton Lakes National Park. Si tratta di un enorme ecosistema continentale di wilderness incontaminata, plasmata, come suggerisce il nome, dall’azione creatrice dei ghiacciai che scavarono, nel corso dei millenni, profonde valli, punteggiate da circa 130 laghi alpini: praterie rigogliose, boschi impenetrabili, e ancora tundra e crepacci inospitali, sono dimora di 1000 specie vegetali e circa 400 animali, tra i quali spiccano grizzly, alci e le meditabonde capre delle nevi, simbolo ufficiale dell’area protetta, dove si pernotterà all’interno di un prestigioso campo tendato Under Canvas, in simbiosi con la natura.
Dal Glacier il percorso tocca, in direzione West, Libby, sempre in Montana, alle porte della foltissima Kootenai National Forest, e Coeur d’Alene, nel Panhandle dell’Idaho, adagiata lungo l’ansa di un importante bacino lacustre, per poi terminare a Seattle, sull’Oceano Pacifico, metropoli dal vivace fermento culturale e musicale.
Una proposta di viaggio Alidays in collaborazione con: