«Mi son messo in cammino attratto sol dal fascino dell’oro… È questo il solo che non m’ha ingannato.
Or per un bacio tuo getto un tesoro!»
Ambientata nella California di metà ‘800, durante la cosiddetta “corsa all’oro”, l’opera in tre atti di Puccini “La fanciulla del West”, composta tra il 1908 e il 1910 e ispirata allo spettacolo teatrale “The Girl of the Golden West”, scritto dal drammaturgo americano David Belasco, è la rappresentazione dell’epopea western che ha delineato in maniera peculiare la cultura statunitense del XIX secolo.
I grandiosi paesaggi della California, tra le sconfinate vallate ai piedi della catena montuosa della Sierra Nevada, dove polverose città di legno – oggi chiamate “ghost town” – una volta abitate da minatori, pionieri, sceriffi e fuorilegge, fanno da sfondo immaginario alla trasposizione teatrale di un periodo storico in cui il febbrile fenomeno della migrazione di lavoratori portò migliaia di persone ad abbandonare le proprie terre e viaggiare verso le miniere d’oro americane in cerca di fortuna.
Questo interessante itinerario di viaggio ispirato all’opera di Puccini inizia dalla costa settentrionale della California, ma attraversa anche luoghi e città dell’entroterra che richiamano alla mente l’immagine del Far West.
Il tour inizia dall’eclettica San Francisco, celebre per la sua avanguardia artistica e culturale a partire dal suo importantissimo teatro (San Francisco Opera), fondato nel 1923 dal direttore d’orchestra Gaetano Merola e inaugurato con una rappresentazione della Tosca di Puccini nel 1932. Questa iconica città è anche famosa per i tipici tram che percorrono i quartieri collinari costeggiati dalle incantevoli case vittoriane dai mille colori, le linee di acciaio rosso del maestoso Golden Gate, costantemente nascoste dalla nebbia nei punti più alti e la spettacolare baia dove si trova l’isola di Alcatraz, sede del famigerato penitenziario oggi divenuto un museo che ospita milioni di visitatori ogni anno.
La seconda tappa è Monterey, una vivace cittadina costiera affacciata sull’Oceano Pacifico, ricordata anche nel romanzo di John Steimbeck “Cannery Row”, che racconta la quotidianità di persone e animali che vivono e frequentano questo vicolo durante la Grande Depressione e che oggi è diventata una famosa attrazione turistica. Percorrendo la scenografica Pacific Highway tra San Francisco e Los Angeles, vale sempre la pena fare una sosta a Monterey per scoprirne il fascino inaspettato, attraverso gli storici edifici coloniali, gli antichi stabilimenti di inscatolamento di sardine, le riserve naturalistiche della penisola di Pacific Grove e lo straordinario Monterey Bay Aquarium, uno dei più grandi acquari dell’America del Nord.
Prima di raggiungere Bakersfield, l’itinerario prevede una tappa a San Luis Obispo, una pittoresca località sorta su antichi insediamenti spagnoli, circondata da meravigliosi paesaggi rurali tra vigneti, colline e percorsi escursionistici.
Bakersfield è il capoluogo della contea di Kern, una tipica città dell’entroterra californiano fondata nel 1863 dopo la scoperta di numerose vene d’oro lungo il corso del Kern River e di alcuni giacimenti di petrolio nel territorio circostante.
Un’altra destinazione di notevole interesse è Visalia, situata nella San Joaquin Valley, una delle regioni agricole più fertili degli Stati Uniti, conosciuta come porta di accesso ideale ai parchi nazionali di Sequoia e Kings Canyon che si estendono lungo le vallate della Sierra Nevada.
L’ultima tappa prima di tornare a San Francisco è Mammoth Lakes, un vero e proprio paradiso naturalistico immerso in una splendida foresta di conifere nel cuore dell’imponente monte Mammoth. Una delle più rinomate aree sciistiche della California durante l’inverno e ritrovo di famiglie, ciclisti ed escursionisti nei mesi estivi. A circa 100 km di distanza da Mammoth Lakes, si trova la “ghost town” di Bodie, la città fantasma meglio conservata del west, abitata tra il 1877 e il 1888 dai ricercatori d’oro. Oggi fa parte del Bodie State Historic Park riconosciuto come sito storico protetto nel 1962.