Questo viaggio negli USA delle città coloniali è un itinerario fly&drive alla scoperta del patrimonio architettonico e culturale di alcuni tra i più pregevoli centri urbani del South degli USA, rimasti sospesi nell’atmosfera incantata dell’epoca precedente la Guerra Civile.
Il tour partirà da Atlanta, capitale della Georgia e proseguirà verso gli antichi porti costieri di Savannah e Charleston in South Carolina.
Lungo il percorso si incontreranno piantagioni dal fascino decadente e aristocratico, dimore di scrittori, nuclei abitati dove il tempo pare essersi fermato, l’immenso paesaggio agricolo informato dalla coltura del cotone.
La prima tappa del viaggio negli USA delle città coloniali è una delle principali aree metropolitane degli States: Atlanta, con i suoi tre quartieri principali, Downtown, Midtown e Buckhead, veri cuori pulsanti della città.
Atlanta, però, non è solo il polo economico infatti vide la luce il romanzo per eccellenza del Sud, Via col vento, scritto da Margaret Mitchell, la cui casa natale, un villino vittoriano sito al 990 di Peachtree Street a Midtown è oggigiorno sede del Margaret Mitchell House & Museum.
A Stately Oaks Plantation, identificata solitamente con Tara, sorge la residenza della famiglia protagonista.
Riprendiamo il viaggio alla volta di Savannah.
L’Historic District presenta il tessuto urbano originale.
Non distante si trova Chippewa Square, la mitica fermata del bus di Forrest Gump.
Il viaggio quindi continuerà a Charleston, sorta nel 1670 e così chiamata in onore di Re Carlo II d’Inghilterra.
Laddove i fiumi Ashley e Cooper che confluiscono nella baia è sito il dal Fort Sumter National Monument, dove furono sparati i colpi di cannone che annunciavano l’inizio della Guerra Civile americana.
I dintorni regalano sontuose tenute padronali inserite in piantagioni, come la Drayton Hall, la McLeod Plantation e la magnifica Boone Hall Plantation.
Prima di arrivare ad Atlanta, si incontreranno altre attrazioni degne di nota.
Athens, cittadina dalla radicata cultura afroamericana,,uno dei luoghi prediletti da giganti della musica blues e jazz come Louis Armstrong.