L’itinerario circolare che, con fulcro ad Atlanta, attraversa Georgia, le due Caroline e il Tennessee, permette di scoprire, oltre a scenari paesaggistici diversi e di raro pregio, un enorme patrimonio culturale, nel quale convergono stratificate tradizioni etniche, culinarie, musicali, letterarie, cinematografiche.
La prima tappa di questo on the road negli Stati Uniti del Sud-Est, Atlanta, fondata nel 1835, la patria di Via col Vento e Martin Luther King, della Coca Cola e della CNN, è una metropoli vitale e dinamica, suddivisa in 242 quartieri che si diramano dai tre principali, Downtown, Midtown e Buckhead.
Proseguendo verso l’Atlantico, si raggiunge Macon, nota col soprannome di Vaticano della Musica del Sud, delizioso centro storico che riecheggia di note immortali, quelle di Little Richard, Otis Redding, James Brown e e, soprattutto, degli Allman Brothers, la mitica band di southern rock i cui membri vissero qui, all’interno della eccentrica Big House, oggi un museo ricchissimo di cimeli.
Giunti sulla costa, si visita il primo di due gioielli, Savannah, principale scalo marittimo della Georgia, insediata nel 1733 alla foce dell’omonimo fiume: città giardino di impronta coloniale, il suo Historic District presenta il tessuto urbano originale, disegnato da vie ortogonali che incorniciano ampie piazze simmetriche.
Il secondo, Charleston, in South Carolina, sorta nel 1670 e così chiamata in onore di Re Carlo II d’Inghilterra, fu una delle realtà più opulente nei primi decenni di vita degli Stati Uniti, come testimonia il nucleo antico, The Battery, soffuso e raccolto, che unisce stilemi inglesi e francesi in un risultato di impronta creola, quasi caraibica.
All’interno, la capitale del Palmetto State, Columbia, si distingue per uno stile distinto, signorile, mentre la non distante Charlotte, in North Carolina, è una tra le città americane contraddistinte dalla crescita demografica ed edilizia più rapida, come testimonia uno skyline di tutto rispetto.
Alle falde delle Blue Ridge Mountains, la sezione più elevata e incantevole degli Appalachi, ci aspetta Asheville, The Paris of The South, località di villeggiatura alto-borghese sviluppatasi a metà ‘800, con acme nel 1888, quando George Washington Vanderbilt II, rampollo colto e introverso della dinastia di industriali, commissionò all’architetto Richard Morris Hunt una reggia favolosa, Biltmore Estate, in stile Chateau rinascimentale francese, la residenza privata più grande degli Stati Uniti, con 250 stanze (tra cui una libreria da 10 mila volumi e una pista da bowling), circondata da un parco immenso.
Da qui il percorso vira in direzione del Tennessee, magari concedendosi una puntata al Great Smoky Mountains National Park: quasi 11 milioni di turisti annui ne fanno l’area protetta più visitata degli USA, esteso circa 210 mila ettari, dichiarata Patrimonio dell’UNESCO in virtù di un ecosistema che conta circa 10 mila specie vegetali e animali censite, e quasi 90 mila non catalogate.
Chattanooga, ultima sosta prima di rientrare ad Atlanta, sorge su un’ansa del fiume Tennessee, ed è celebre soprattutto per il mitico terminal della Southern Railway, la cui imponente struttura in stile Beaux-Arts ospita l’hotel Chattanooga Choo Choo, dal titolo del grandissimo successo swing inciso da Glenn Miller nel 1942.
Un viaggio negli Stati Uniti forse meno noti, ma capaci di riservare emozioni indimenticabili.
