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Compreso tra India e Tibet, il Nepal è conosciuto soprattutto per la catena montuosa dell’Himalaya, dove si trova l’Everest, la vetta più alta del mondo. Oltre le vallate, i paesaggi maestosi, le antiche città e villaggi, il Nepal è anche considerato da sempre, il luogo simbolo dell’ incontro con una intensa spiritualità che caratterizza ogni momento della vita quotidiana del suo popolo. Profondamente intriso di religiosità, a conferire ancora più fascino a questo complesso Paese, è l’amalgama di due grandi fedi e culture, quella buddista e hindu, che da secoli da forma a tutte le manifestazioni artistiche, alle raffigurazioni mistiche, alla musica e alle tradizioni, tra templi, altari e Gompa che appaiono in ogni dove, anche nei luoghi più remoti. Il Nepal è un viaggio interiore, dove appena si giunge si viene accolti con il più intenso dei saluti: Namasté, “saluto il dio che c’è in te”.
Capitale: Kathmandu
Popolazione: 24.785.000
Superficie: 147.181 km2
Lingue: Nepalese (nepali). Poco diffuso l’inglese fuori dai centri urbani
Religioni: induista, buddista e islamica
Kathmandu: capitale del Nepal, è una delle città più antiche del mondo. È anche conosciuta come Kantipur.
Bhaktapur: antica capitale, città patrimonio Unesco, con numerosi palazzi, modelli unici della ricca espressione artistica nepalese.
Pashupatinath: area sacra induista, paragonabile a Benares (Varanasi). Le acque del fiume Bagmati confluiscono infatti nel Gange.
Bodnath: con un immenso stupa, sacra meta di pellegrinaggi.
Bungamati: tipico villaggio newari caratterizzato dai vicoli stretti che non consentono il passaggio delle auto, un’immersione totale nel passato.
Nagarkot: a 2100mt di altitudine, luogo ideale da cui godere della spettacolare vista sulla catena himalayana e sulla vallata.
Chitwan: il Parco Nazionale Reale di Chitwan (932 kmq) è elencato come patrimonio mondiale dell’UNESCO ed è la destinazione safari più popolare in Nepal.
Pokhara: è la seconda città più grande del Nepal. È il punto di partenza per la maggior parte dei trekking nella zona dell’Annapurna.
Il Nepal ha un fuso orario di + 4 ore e 45 minuti rispetto all’Italia. Se invece in Italia è in vigore l’ora legale, la differenza è di + 3 ore e 45 minuti. La moneta che ha corso legale in Nepal è la rupia nepalese (NPR), divisa in 100 paise, il cui cambio è continuamente in oscillazione.
I periodi ideali per recarsi in Nepal sono quelli che precedono o che seguono il monsone, che influenza il clima da maggio a settembre con piogge più o meno intense e continue. In ottobre e novembre il sole splende praticamente tutti i giorni, l’aria è tersa e la visibilità ottima. Da dicembre a marzo il tempo è tendenzialmente stabile, l’aria frizzante e le temperature più basse; in questo periodo è ideale visitare i parchi del sud del Nepal, effettuare trekking a basse quote, visitare Kathmandu e la valle di Pokhara. Escludendo il periodo monsonico, il clima del Nepal è tendenzialmente temperato, con cielo quasi sempre sereno; nelle alte valli e soprattutto durante i mesi invernali, la temperatura può abbassarsi notevolmente
I cittadini italiani possono ottenere un visto turistico per il Nepal direttamente all’arrivo nel paese, sia presso le frontiere terrestri che presso quelle aeroportuali: il visto turistico è automaticamente valido per entrate multiple, nel periodo di validità concesso. Per ottenerlo vi serviranno necessariamente due fotografie formato tessera, il modulo per ottenere il visto e l’arrival card: tutti questi documenti si possono ottenere al banco arrivi dell’aeroporto o una volta entrati nel paese ai varchi di frontiera. Fino a 15 giorni di permanenza, il costo del visto è di 30 USD, fino a 30 giorni il costo sale a 50 USD e fino a 90 giorni vengono richiesti 125 USD.
Per chi volesse evitare possibili file all’aeroporto, soprattutto in alta stagione, è possibile richiedere il visto on-line al sito http://www.online.nepalimmigration.gov.np/tourist-visa.
Il visto turistico nepalese permette ai viaggiatori di visitare ESCLUSIVAMENTE il triangolo tra Kathmandu, Pokhara e il parco nazionale di Chitwan. Nel caso in cui desideriate fare trekking o accedere ad aree ristrette non incluse nel visto turistico, dovrete chiedere un permesso congiuntamente alla richiesta del visto stesso. Inoltre, in Nepal è in vigore un sistema di registrazione dei trekkers stranieri denominato Trekkers’ Information Management System, pertanto chi si reca in Nepal per effettuare un trekking, deve richiedere una carta (TIMS) emessa dalle agenzie TAAN Trekking Agency Association of Nepal o dal NTB, Nepal Tourism Board. In caso di emergenza, questo sistema aiuterà le autorità locali a individuare i turisti.
Nel caso di volo in transito in India si consiglia di munirsi di visto di transito indiano, in assenza del quale non è possibile lasciare la zona aeroportuale in caso, ad esempio, di ritardi nelle coincidenze: per ottenerlo si consiglia di contattare preventivamente l’Ambasciata indiana a Roma (Via XX Settembre, 5, 00187, Roma, tel. 06 488 4642) o il Consolato Generale indiano a Milano (Piazza Paolo Ferrari, 8, 20121 Milano, tel. 02 805 7691).
ALTRE INFO:
Non è richiesta alcuna particolare vaccinazione.
Per maggiori informazioni riguardo alla situazione sanitaria del Giappone rimandiamo al sito istituzionale della World Health Organization, sempre aggiornata con informazioni mediche su ogni Stato.
Consulta il sito World Health Organization qui: https://www.who.int/