Questo viaggio nel Great American West, la regione che comprende Idaho, Montana, North Dakota, South Dakota e Wyoming, inizia da Minneapolis, in Minnesota, che forma con la contigua Saint Paul un’area metropolitana, nota come Twin Cities, di 3 milioni e mezzo di abitanti, e si conclude a Denver, capitale del Colorado, detta The Mile High City per la sua altitudine sul livello del mare, 1609 metri, briosa non solo per il clima, soleggiato per almeno 300 giorni l’anno, ma grazie a una proposta culturale tra le più vivaci di tutti gli Stati Uniti, con gli splendidi musei, i poli performativi, i distretti artistici, i molteplici locali disseminati in un prezioso tessuto urbano, la cui ben riconoscibile stratificazione va dai nuclei ottocenteschi a interventi di grandi architetti contemporanei, come Giò Ponti e Daniel Libeskind. In mezzo tantissima natura, una wilderness intatta, pristina.
Da Minneapolis si raggiunge velocemente Fargo, in North Dakota, il cui nome suonerà familiare ai più: infatti la “Gateway to the West”, centro dalla rudezza un po’ trasandata e dall’anima pionieristica rimasta viva, ha dato il titolo e lo spunto al film (ispiratore nel 2014 di una serie TV) firmato nel 1996 dai fratelli Coen, vincitore di due Oscar. La tappa successiva ci porta, dopo la cittadina più popolosa, alla capitale del “Peace Garden State”, Bismarck, sul cui skyline troneggia il campidoglio in stile art déco, alto 74 metri, soprannominato Skyscraper on the Prairie, “grattacielo delle praterie”.
L’itinerario prosegue attraverso le sconfinate praterie di questa porzione di Stati Uniti (magari con una piccola deviazione lungo la Enchanted Highway, un’autostrada letteralmente “incantata” per la presenza, ogni 50 km del suo tracciato, delle più grandi sculture al mondo realizzate mediante cascame metallico di discarica) fino al delizioso villaggio di Medora, incastonato sullo sfondo del contorto ventaglio di calanchi d’argilla e sabbia, frammisti a prati brulli e riarsi, erosi dal Little Missouri River, da cui si può visitare il Theodore Roosevelt National Park, area protetta intitolata al 26° Presidente USA e Premio Nobel per la Pace che, grande appassionato di caccia e della vita selvaggia del West, vi trascorse una stagione decisiva nel 1883, quando aveva 25 anni.
Passando in Montana si arriva a Billings, la sua città più popolosa, che sfoggia un signorile downtown liberty, e di lì a Bozeman, dove si segnalano lo Hyalite Canyon, tra le più famose palestre di arrampicata sul ghiaccio a livello mondiale, e il Museum of the Rockies, affiliato allo Smithsonian Institute, che vanta la principale raccolta di resti paleontologici di dinosauri degli USA.
Di qui il circuito fly and drive si spinge verso il Greater Yellowstone Ecosystem, ultimo frammento vergine di ecosistema terrestre temperato dell’emisfero settentrionale, ampio 80.000 kmq (più o meno la superficie dell’Austria), con tappa nello Yellowstone National Park, Patrimonio UNESCO in virtù dello straordinario valore non solo naturalistico, floro-faunistico ed ecologico, ma anche geologico, vantando la massima concentrazione mondiale di geyser (più di 300, due terzi di quelli presenti sul pianeta) e oltre 10.000 siti geotermali.
Non distante dall’area protetta incontriamo, in seguito, Cody, centro del Wyoming fondato nel 1902 dall’eroe simbolo della vita di frontiera, William Frederick Cody, alias Buffalo Bill, il cui mito è raccontato dall’avvincente Buffalo Bill Center of the West, complesso espositivo di 5 musei affiliato al prestigioso Smithsonian Institution di Washington, e ancora, proseguendo verso Est, Hullet, famosa per la Devils Tower, monolite di roccia ignea che si staglia per circa 400 metri sullo scenario delle Bear Lodge Mountains, e primo National Monument degli USA, famoso per aver fatto da set, nel 1977, alle riprese di Incontri ravvicinati del terzo tipo di Steven Spielberg.
Chiudono il viaggio, prima dell’epilogo a Denver, Custer, nell’acrocoro montuoso delle Black Hills, perfetta base per recarsi al Mount Rushmore National Memorial, colossale gruppo plastico rupestre, realizzato tra 1927 e 1941, effigiante i quattro Presidenti George Washington, Thomas Jefferson, Abraham Lincoln, Theodore Roosevelt, e al Crazy Horse Memorial, imponente scultura, destinata a divenire la più grande al mondo, che celebra il capo nativo Cavallo Pazzo, e Cheyenne, capitale del Cowboy State ed epicentro della vita western, come testimoniano gli illustri Frontier Days, il più antico rodeo all’aperto (attivo dal 1897) e il più grande del mondo.
Una proposta di viaggio Alidays in collaborazione con: