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É troppo grande, troppo complessa e troppo poliedrica per riuscire a coglierne la vera essenza al primo sguardo. Il melting pot di questa città è unico: è il risultato della volontà e dei sogni di milioni di persone giunte dai quattro angoli del mondo.
New York è una città tentacolare, dalle mille sfumature. Dagli angoli meno conosciuti, quelli in cui basta un raggio di sole per assumere un’inaspettata aurea di fascino, alle linee di acciaio e vetro dei suoi grattacieli. Dalle scale antincendio dei sobborghi, ai tombini fumanti, fino alle luci scintillanti delle strade di Manhattan.
Ad ogni passo, ad ogni sguardo, luoghi, scorci e atmosfere, richiamano a scene di film, racconti letterari, ricordi musicali o spettacoli teatrali.
Scoprire New York, è come immergersi in un’esperienza multisensoriale: odori, colori, rumori e suoni contribuiscono a dare forma ai mille volti di una città visionaria, avveniristica e dall’anima sfuggente, costantemente proiettata verso il futuro.
Iconica, sublime, elegante, caotica e talvolta spietata, New York non è mai noiosa.
Nome Ufficiale: City of New York
Lingue: inglese (ufficiale) e circa 800 idiomi
Superficie: 1,213.37 kmq
Popolazione: 8.550.000 ab. circa (area metropolitana: 18.200.000 ab. circa)
Boroughs: Manhattan (1.650.000 ab. ca), The Bronx (1.455.000 ab. ca), Brooklyn (2.630.000 ab. ca), Queens (2.333.000 ab. ca), Staten Island (476.000 ab. ca)
New York è una città energica e affascinante, piena di attrazioni interessanti. Scopri qui i nostri suggerimenti su cosa fare e visitare durante un viaggio a New York:
La Freedom Tower (ufficialmente One World Trade Center), completata nel 2014 sul sito delle Torri Gemelle, il quinto grattacielo più alto del mondo (541 metri, pari a 1776 pollici, stesso numero dell’anno dell’indipendenza americana). Un rapidissimo ascensore, con animazione digitale che ripercorre la crescita urbanistica della città, conduce in 40 secondi all’Observation Deck del 104° piano. Ai piedi della torre si visita il National September 11 Memorial & Museum, toccante museo-memoriale tributato alle vittime di Ground Zero.
I grattacieli simbolo di Manhattan, con magnifiche vedute panoramiche sul fitto alveare edilizio del borough, su tutti l’Empire State Building(capolavoro art déco del 1931, per quarant’anni, grazie ai suoi 443 metri, il più alto al mondo) e il 30 Rockefeller Plaza (1933, 260 metri d’altezza), con il Top of The Rock, dal quale si gode di una vista a volo d’uccello sul Central Park. Da non dimenticare il Chrysler Building, eletto il più bello di New York, concentrato architettonico della Jazz Era (venne eretto nel 1930) dall’inconfondibile cuspide in acciaio, disegnata a scaglioni affastellati a trama di corteccia di palma, che tocca i 318 metri d’altezza.
Central Park, il parco urbano più celebre del mondo, inserito nel 2017 nella “tentative list” dell’UNESCO per il suo valore paesaggistico e simbolico. Costruito tra 1858 e 1873 sotto la direzione dell’agronomo Frederick Law Olmsted e dell’architetto Calvert Vaux, lo spazio verde che, per 341 ettari, dà respiro all’assiepata Manhattan (dividendola tra Upper West Side e Upper East Side), offre numerose attrazioni sportive (col Park Drive, di 9,41 km, ideale per running e ciclismo, senza contare pattinaggio e arrampicata), culturali (giardini shakespeariani, rappresentazioni teatrali al Delacorte Theater, concerti di grandi artisti), naturalistiche (lo zoo e attività di birdwatching). Emozionante lo Strawberry Fields Memorial, gravitante intorno al mosaico pompeiano collocato sul luogo in cui l’8 dicembre 1980 fu assassinato John Lennon.
In una lista di consigli su cosa vedere a New York, è inevitabile citare i suoi musei, tra i più importanti del pianeta. Il Metropolitan Museum of Art, attiguo al Central Park, rappresenta il più grande degli States (2 milioni di pezzi che coprono 5000 anni di civiltà umana) e il più visitato al mondo; Guggenheim Museum, all’interno dell’edificio progettato nel 1943 da Frank Lloyd Wright, con opere dei più grandi artisti contemporanei; Museum of Modern Art (MoMa), dove ammirare, giusto per fare due esempi celebri, le Les Demoiselles d’Avignon di Picasso o la Notte stellata di Van Gogh; l’American Museum of Natural History, spettacolare raccolta che fece da set, nel 2006, per il film Una notte al Museo; Whitney Museum of American Art, ospitato dal 2005 in una nuova sede progettata da Renzo Piano, con importanti lavori d’arte americana, specie di Hopper, Calder, Stuart Davis, Prendergast; Frick Collection, uno “small art museum”, nel perimetro di Central Park, dotato di un’eccezionale collezione di quadri del Rinascimento italiano ed europeo; The Cloisters, sezione d’arte medievale del Met Museum of Art di New York, costruita negli anni 30 sul modello dei chiostri delle abbazie cristiane.
L’unico Patrimonio UNESCO di New York, simbolo della Grande Mela e di tutti gli USA, è la Statua della Libertà, che dal 1886 si erge alla bocca dell’Hudson, sulla Liberty Island. Progettata da Auguste Bartholdi e Gustave Eiffel, con un disegno che fonde modelli classici a ideali illuministici, quintessenza dell’identità costituente americana, i suoi pezzi vennero trasportati dalla Francia in 1883 casse. La poetessa Emma Lazarus ribattezzò il colosso di 93 metri d’altezza “The mother of Exiles”, poiché a breve distanza da esso si trova Ellis Island, la piatta isola artificiale che, tra 1892 e 1954, funse da stazione di quarantena per gli immigrati che giungevano nel Nuovo Continente, oggi interessante percorso museale.
Il ponte di Brooklyn, il primo al mondo costruito in acciaio (1883), che unisce, con la sua campata di 1,8 km, l’omonimo borough all’isola di Manhattan, scavalcando l’East River.
Times Square, l’incrocio più celebre di Manhattan, abbagliante per le insegne luminose che lo assiepano. Nato ufficialmente nel 1904, con l’apertura di una fermata della metro caldeggiata dall’editore del New York Times, da cui prese il nome, offre lo spaccato migliore del concitato spirito della città. Il capodanno di Times Square è ripreso dalle televisioni di tutto il pianeta. Da non perdere TKTS, la biglietteria “discount” di Broadway (la via dei musical della quale Times Square è uno slargo) in una riconoscibile struttura a gradoni. In tema di spettacoli si segnalano il Radio City Music Hall, 6000 posti a sedere nel Rockfeller Center, dal 1932 appuntamento fisso, nel periodo natalizio, per lo show delle “Rockettes”, compagnia di St. Louis, Missouri, e il prestigioso Lincoln Center, sede dell’Opera e del New York City Ballet, teatro, sempre sotto le feste, dello Schiaccianoci di Tchaikovsky riletto da Balanchine.
Greenwich Village, nella zona sud di Manhattan, il pittoresco quartiere che ha rappresentato la principale fucina artistica e culturale della Grande Mela, anima e fronte dei movimenti d’avanguardia militante, Beat Generation in testa. Una zona che, per via del fenomeno sociologico chiamato “gentrification”, si sta imponendo come cuore pulsante hipster e alternativo, è Williamsburg, a Brooklyn.
Il quartiere di Harlem, nell’Upper Manhattan, culla negli anni 20 di un Renaissance afroamericano incentrato sulla lotta per i diritti civili e l’emancipazione culturale che si espresse in tutte le arti, specie nella musica jazz e bepop (all’Apollo Theatre iniziarono i più grandi, come Billie Holiday, Ella Fritzgerald, Sarah Vaughan).
La High Line, una città – giardino sopraelevata, lungo corridoio verde pedonale, in cui si alternano caffè e negozietti, che corre sopra le strade come un nastro pieno di piante e aiuole, ottenuto su una vecchia linea ferroviaria del West Side Line di Manhattan, rinnovata da un team di architetti e paesaggisti di fama internazionale.
La valuta in corso a New York è il dollaro statunitense.
New York rientra nell’Eastern Time Zone (- 6 h rispetto all’Italia).
I principali aeroporti internazionali di New York sono il John F. Kennedy (Long Island, 19 km da Manhattan) e Newark Liberty (24 km da Manhattan).
La rete di trasporti interna a New York è molto sviluppata. Il mezzo più utilizzato è la metro, l’unica al mondo aperta 365 giorni all’anno e 24 ore su 24. Conta 25 linee, 472 stazioni e 380 km di tracciato, e trasporta ogni anno oltre 1,7 miliardi di passeggeri. Una corsa singola con la MetroCard costa 2.75 $, facendo degli abbonamenti, a seconda di quanto si presume di avvalersi del servizio, si risparmia. Una MetroCard caricata per 7 giorni costa 33 $. Consulta qui la mappa.
Assai ramificati anche i mezzi (bus) di superficie. La corsa singola costa sempre 2.75 $, pagabili in contanti o mediante la MetroCard, la stessa valida per la Subway. Consulta qui la mappa.
Molto diffuso anche il taxi, con tariffa base di 2.50 $.
Quattro sono i percorsi dei NYC Ferry. Una corsa costa 2.75 $, con aggiunta di 1 $ se si viaggia con una bicicletta.
Il clima di New York è classificato come continentale umido, con precipitazioni distribuite in tutto l’anno. Nonostante la metropoli si trovi alla stessa latitudine di località miti (ad esempio Napoli), le sue temperature sono influenzate dalla presenza dell’Atlantico e dall’incrociarsi di diverse correnti, con inverni di solito molto freddi per via delle masse d’aria di provenienza artica (non si escludono, comunque, annate più piacevoli, grazie a correnti meridionali) ed estati che non escludono piogge. Non si può, di conseguenza, indicare in assoluto un periodo migliore per visitare New York. Dunque, quando andare a New York? Momenti particolarmente suggestivi sono senz’altro la primavera inoltrata, tiepida e soleggiata, e l’autunno, molto gradevole e fresco, con le connesse atmosfere urbane create dalla vegetazione dei numerosi parchi cittadini. Anche la magia della Big Apple sotto la neve, però, non va sottovalutata.
Per recarsi a New York, come in tutti gli USA, senza necessità di visto, usufruendo del programma “Visa Waiver Program – Viaggio senza Visto”, sono validi i seguenti passaporti: Passaporto con microchip elettronico inserito nella copertina, unico tipo di passaporto rilasciato in Italia dal 26 ottobre 2006 Passaporto a lettura ottica rilasciato o rinnovato prima del 26 ottobre 2005 Passaporto con foto digitale rilasciato fra il 26 ottobre 2005 e il 26 ottobre 2006.
Per usufruire del programma “Visa Waiver Program” (Viaggio senza visto) è necessario: viaggiare esclusivamente per affari e/o per turismo, rimanere negli Stati Uniti non più di 90 giorni e possedere un biglietto di ritorno.
In mancanza anche di uno dei requisiti elencati, è necessario richiedere il visto.
È anche richiesta obbligatoriamente l’iscrizione al programma ESTA (“Electronic System Travel Authorization”), con cui si ottiene un’autorizzazione all’imbarco su un volo per gli USA, da effettuarsi con pagamento online.
Consulta il sito Viaggiare Sicuri qui:
Ente Ufficiale Turismo New York
Sito Richiesta Ufficiale ESTA